Giganti di ferro
Iron giants
Ieri riguardando i diversi lavori svolti in questi anni, una serie di foto ha attirato il mio sguardo. La cartella Giganti di ferro mi ha attratto e non sono riuscito a resistere a ripercorrere le emozioni che ho vissuto quasi dieci anni fa..
Sono già passati dieci anni da quando mi è stata data la possibilità di seguire come fotografo ufficiale il Porto di Venezia. Fotografare la vita del porto in tutte le sue forme e nelle diverse situazioni.
Possibilità offertami all’improvviso che mi ha fatto scoprire un mondo affascinante e incredibile; un organismo timido che allo sguardo del fotografo si apre a poco a poco e mai interamente. Dico questo perché, dopo quasi 30.000 scatti, credo di non aver ancora capito a fondo il porto e le sue mille sfumature e colori. Si, il porto è saturo di colori. Perché, allora, mi direte una mostra in bianco e nero? Ho scelto il bianco e nero perché gratifica la forma, toglie le distrazioni e fissa il soggetto.
Le foto che amo di più sono quelle notturne, è in quei momenti, quando l’attività del porto è rallentata, che ho modo di ascoltare la voce del luogo che mi circonda; il lieve rollio delle navi attraccate in banchina, l’oscillare delle benne al vento, gru e navi immense che ti sovrastano.
È stato in quei momenti, nell’attesa che la fotografia bloccasse lo spirito che aleggiava nell’aria, che mi sentivo circondato da giganti di ferro. I giganti di Venezia.
Porto di Venezia
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