Naufragare nell’intelligenza artificiale
La zattera della medusa
Da poco sono alla scoperta di questa nuova tecnologia che giorno dopo giorno devo dire mi sta conquistando e stupendo sempre più. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale chiaramente va calibrato e dosato solo su determinati campi. Come detto in un precedente articolo non trovo che l’ai andrà facilmente a ricoprire settori come il ritratto, ma cogliere l’opportunità di realizzare immediatamente quello che ti passa per la testa, o che inevitabilmente non può essere irrealizzabile per l’eccessivo costo o per la reale fattibilità, solletica anche il fotografo più purista.
In questi scatti ho realizzato, o meglio, ho chiesto di realizzare su mia indicazione all’intelligenza artificiale una mia personale rielaborazione della Zattera della Medusa di Gericault: l’ho sempre voluto fare, ma come potete immaginare non è una cosa di facile realizzazione per non parlare dei costi per allestire un set di questo tipo.
Devo dire che sono pienamente soddisfatto del risultato attenuto, ho realizzato un qualcosa di magico, un immagine evocativa, che lascia incuriosito e libero di indagare sui dettagli lo spettatore. Perché qui non stiamo parlando di veloci realizzazioni e di basso livello, ma di vere opere dettagliate e da scoprire nel più piccolo dettaglio.
E’ una tecnologia che sta facendo giorno dopo giorno passi da gigante, soprattutto Midjourney che è il programma che ho utilizzato per realizzare queste opere. Non resta che porsi una domanda, che è uno dei motivi che mi fa ancora storcere il naso su tutto questo.. le ho veramente realizzate io queste immagini? Sono io l’Autore di tutto questo.. o l’Intelligenza Artificiale? Ditemi la vostra nei commenti se volete.
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